Asteroid City

È di quelli che mi dovrebbero piacere... Col cinema/rappresentazione che serve per capire e capirsi, per provare compassione ed elaborare i lutti, per innescare emozioni sane e liberatrici... Con il metacinema bello pimpante ed esposto, che si compiace di farci vedere tutti i gangli dell'estetica del mezzo, quando l'inquadratura è più un soprammobile lussuoso che... Continua a leggere →

William Friedkin, in memoriam

Erano anni, da quando l'ho visto dal vivo a Lucca, nel 2016, che pensavo addirittura di fare un coccodrillo di Friedkin... [pensieri già fatti per Donner, con cui Friedkin ha qualcosa in comune (un successo dovuto a un horror, la vita condivisa con una produttrice che li fa lavorare, il rapporto con la tv: curioso... Continua a leggere →

The French Dispatch

Quello che si è detto per Isle of Dogs vale a mille anche qui per The French Dispatch, con, per giunta, molte più aggravanti... - Finché Anderson riesce a piegare al suo stile certe filosofie (e, badiamo bene, sono le filosofie che Anderson piega per il suo stile: Anderson non si sogna mai di fare... Continua a leggere →

La piattezza di «Love & Mercy»

È un film del 2014, quindi ben dopo Walk the Line, e un anno seriore al Phil Spector di David Mamet con Al Pacino e Helen Mirren... ma prima di Rocketman e Bohemian Rhapsody... - Tanto voluto da Brian Wilson (che di Phil Spector fu un arcinemico), Love & Mercy dimostra una sorta di scissione... Continua a leggere →

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