«Il Vij» di Nikoláj Gógol’

È datato 1835, quando esce nella raccolta Mírgorod (una sorta di seguito alle due parti delle Veglie alla fattoria presso Dikan'ka, uscite nel 1831 e 1832), ma pare che Gógol' lo abbia poi un po' rivisto nel 1842, tagliando le dettagliate descrizioni dei mostri nell'ultima parte...Abbiamo un po' trovato il Vij tra i vampirelli che... Continua a leggere →

«The Handmaid’s Tale» di Margaret Atwood

Non c'è granché ragione di perdersi in chiacchiere... è un romanzo famoso, e la serie che ne hanno tratto, nel 2017, lo ha reso quotidiano e proverbiale... ma è un romanzo vecchio, e Atwood è canadese... il libro esce in Canada, con McClelland & Stewart, nel lontano 1985... è perfettamente coevo a Witness di Peter... Continua a leggere →

«Cuore di cane» di Michaíl Bulgákov

Il testo di Bulgákov del 1925 ebbe le sorti di tutti i suoi scritti: misconosciuti e censurati tanto, spesso, da non venire neanche pubblicati, poi tirati fuori timidamente e non sistematicamente in èra Chruščëv negli anni '60, soprattutto grazie alle cure della terza moglie, Eléna Njurenberg [era nata a Riga forse con registrazione del nome... Continua a leggere →

«La metamorfosi» di Franz Kafka

E ancora dopo 110 anni e rotti (quasi 115 se si crede a una stesura del 1912), il testo di Kafka parla alla perfezione della depressione, di quello che crea nel soggetto depresso e in chi gli sta intorno: un processo oscuro, abulico e definitivo che porta alla sola soluzione possibile, la non esistenza... La... Continua a leggere →

«Christabel» di Samuel Taylor Coleridge

Tutti quanti abbiamo visto i film di vampiri senza granché conoscere la gran mole di letteratura che ci sta dietro... da Bela Lugosi negli anni '30 a Christopher Lee negli anni '50, fino a Frank Langella ('78), Gary Oldman ('92), Brad Pitt & Tom Cruise ('94), e quindi a David Boreanaz & James Marsters ('97),... Continua a leggere →

«La cripta dei cappuccini» di Joseph Roth

Lo spregevole classismo di fondo (con i nobilastri lamentosi di non comandare più) è riscattato da una delle riflessioni più cupe e dolenti che si possano immaginare sulla impossibilità di vivere una vita degna in un mondo che marcisce dall'interno, portato via dalla corrente dell'entropia e appunto sbriciolato dalle sue stesse contraddizioni... Rispetto all'analogo Mondo... Continua a leggere →

«La leggenda del santo bevitore» di Joseph Roth

Non sono riuscito ad avere tra le mani (ma presto l'avrò) la prima traduzione italiana Adelphi di Chiara Colli Staude del 1975 (condotta sull'edizione di Colonia del 1956), per cui ho optato per la versione di Giulio Schiavoni per Rizzoli, copyright 2012, che invece si basa sull'edizione di Amsterdam del 1939... Schiavoni usa il termine... Continua a leggere →

«Due ussari» di Lev Tolstoj

L'edizione ha fatto la sua parte: una straordinaria ristampa dell'Unità di Veltroni (1992) di un testo che Italo Calvino compose per la sua collana "Centopagine" di Einaudi nel 1973, con traduzione di Agostino Villa... Con Lei dicevamo che Calvino scrive un'introduzione colta e felice, che bene illustra i dualismi del racconto, ma che forse non coglie... Continua a leggere →

«I cosacchi» di Lev Tolstoj

Come per tutti i racconti di Tolstój è assai arduo ricostruire un loro iter editoriale con i semplici mezzi domestici degli OPAC di biblioteche, che, il più delle volte, sono incapaci (per mere ragioni economiche) di rendicontare sia i singoli racconti presenti in sillogi con un titolo di insieme sia, ancor di più, i loro... Continua a leggere →

Alcune traduzioni di Anna Karenina

Dopo La sirenetta torna la rubrica (non è vero, non c'è alcuna rubrica) «una traduzione vale l'altra e tutte quante sono buone per essere comprate all'Autogrill di Santa Ripa Giovene di Sopra Nord» E le traduzioni di Anna Karenina sono parecchiette...e io mica le ho lette tutte!mi limito a indicare impressioni personali sulla complessiva leggibilità... Continua a leggere →

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