MIGLIOR FILM
Everything Everywhere All at Once
ha vinto contro
Avatar: The Way of Water
Elvis
The Banshees of Inisherin
Im Westen nichts Neues
The Fabelmans
Top Gun: Maverick
Triangle of Sadness
Tár
Women Talking
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L’anno scorso Jane Campion ha vinto come miglior regista di un film MERDflix (The Power of the Dog)…
e fu una di quelle beffe degli Oscar… per anni MERDflix avrebbe fatto le carte false per ottenere una statuetta per il miglior film, ma gli toccava solo la regia…
e l’anno scorso, la statuetta al miglior film l’hanno data a un prodotto di Apple!
cioè: stai anni a dire a MERDflix che fa schifo (e con ragione) perché è streaming e poi dài un Oscar alla concorrente specifica che è streaming uguale!…
è davvero da malefici mattacchioni!
Quest’anno è uguale!
sono 20 anni che Marvel anela un Oscar serio, e ha sicuramente fatto le macumbe per ottenere gli Oscar tecnici (anche quest’anno), ma l’Academy niente: dà il Miglior Attore a un film DC (il Joker di Phoenix, 2019; dopo quello a Ledger nel 2008), e, oggi, si permette di dare un Miglior Film a una cosetta che è praticamente un film Marvel senza essere Marvel!
cioè l’Oscar lo dànno all’imitazione della Marvel invece che alla Marvel!
sono davvero dei burloni!
A parte gli scherzi: nonostante l’indubbio lavoro svolto, del tutto congruente a quello che fanno in Marvel, e una salutare stupidera per non prendersi sul serio, Everything Everywhere All at Once, che ha praticamente fatto successo solo in USA e Asia, è un film Marvel a tutti gli effetti, solo un’anticchia più divertente appunto perché si ride addosso…
arriva però da quella che una volta si chiamava minimajor, la A24, già vittoriosa con Moonlight (2006) e già foriera di roba tanto amata dagli Oscar, cioè Lady Bird (2017) e altre coglionate consimili…
è come se l’Academy ci si arrapasse con queste compagnette piccolette ma virulente, apposta per far ingelosire le compagnone grossone… con l’Academy che scambia l’origine del processo produttivo per qualcosa di valoriale: cioè, se è un film hollywoodiano del cazzo fatto da una compagnia piccola, allora è oro, e gli si dà 10 Oscar (vedi anche il Return of the King del Lord of the Rings della New Line)… se è un film hollywoodiano del cazzo che però è prodotto da una compagnia grossa, allora va ostracizzato!
un amore simile per una compagnetta, in passato, l’Academy lo ebbe per la Miramax e per il suo capo Weinstein, quello che ricattava giornalisti e critici onde ottenere successi… e li otteneva con filmetti hollywoodiani del cazzo, percepiti però come indie perché provenivano da una piccola compagnia!
cioè l’Academy è come se buttasse merda sul McDonald’s, perché è industria e inquina, però poi dà le stelle Michelin a Burger King!
davvero un esempio di idee chiare!
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io non ho detestato Everything Everywhere All at Once, ma mi domando cosa abbia di diverso da Endgame se non una miserevolissima componente divertentosa e di lucidità politica in più e un pizzico di guerrafonderia in meno…
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Mi fa venire in mente il Sanremo del 2000: tutti votano Irene Grandi, le classifiche dànno l’alloro a Irene Grandi, poi però la giuria di qualità trucca il processo apposta per far vincere una canzone di qualità (secondo loro quella degli Avion Travel)…
e la canzone di qualità è però la solita cacchetta commerciale poppettara, di fondo identica a quella di Irene Grandi…
bah…
ognuno è libero di autoingannarsi come vuole!
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MIGLIOR REGIA
Daniel Kwan e Daniel Scheinert – Everything Everywhere All at Once
hanno vinto contro
Martin McDonagh – The Banshees of Inisherin
Ruben Östlund – Triangle of Sadness
Steven Spielberg – The Fabelmans
Todd Field – Tár
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era uno scozzo molto brutto perché nessuno mi ha davvero convinto…
Field, forse, poteva avere l’aura dell’artistoide, ma boh…
i Daniels, sì, hanno retto un set molto complesso, ma il loro lavoro si è svolto in dozzine di unità, guidate da assistenti, poi riassemblate: esattamente come un film Marvel o DC…
cosa hanno di più artistico rispetto ai fratelli Russo (per altro produttori di Everything Everywhere All at Once) o a Jon Favreau?
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MIGLIOR SCENEGGIATURA
Daniel Kwan e Daniel Scheinert – Everything Everywhere All at Once
hanno vinto contro
Martin McDonagh – The Banshees of Inisherin
Ruben Östlund – Triangle of Sadness
Steven Spielberg – The Fabelmans
Todd Field – Tár
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s’è detto anche nel commento alle nominations che l’Academy individua massimo 5 film e li rende assi-piglia-tutto… avviene praticamente tutti gli anni…
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MIGLIOR SCENEGGIATURA “ADAPTED” (la vecchia “non originale”)
Sarah Polley – Women Talking
ha vinto contro
Rian Johnson – Glass Onion
Kazuo Ishiguro – Living
Edward Berger, Lesley Paterson, Ian Stokell – Im Westen nichts Neues
Ehren Kruger, Eric Warren Singer, Christopher McQuarrie, Peter Craig, Justin Marks – Top Gun: Maverick
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tutto poteva essere possibile, anche che Top Gun: Maverick vincesse miglior sceneggiatura…
davvero gli Oscar sono una farsa!
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MIGLIOR ATTORE
Brendan Fraser – The Whale
ha vinto contro
Austin Butler – Elvis
Bill Nighy – Living
Colin Farrell – The Banshees of Inisherin
Paul Mescal – Aftersun
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Non si può che provare piacere per l’uomo Brendan Fraser, imprigionato nel ruolo del bellone stupidone in film che definire oRendi è poco, e vessato da un molestatore che non riuscì a denunciare perché lui, baldo, giovine e forte, veniva vessato due volte dal maschilismo terrorizzante secondo cui l’uomo, specie se muscoloso, non può essere vera vittima di abusi…
il film però non l’ho visto: rimedierò spero presto (e dicendo questo so bene che non rimedierò mai)
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MIGLIOR ATTRICE
Michelle Yeoh – Everything Everywhere All at Once
ha vinto contro
Ana de Armas – Blonde
Andrea Riseborough – To Leslie
Cate Blanchett – Tár
Michelle Williams – The Fabelmans
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Devo confessare che era, per me, una mandataccia…
Riseborough non l’ho vista, Williams, boh, non mi ha convinto, de Armas era un peluche di pucciosità a tette di fuori…
…forse avrei tifato per Cate Blanchett: sarebbe stato bello vederla raggiungere Meryl Streep, Ingrid Bergman e Frances McDormand a quota 3 premi…
invece ha vinto Michelle Yeoh, la prima asiatica e yeah…
la sua performance a me non ha detto un cacchio di niente: è stata solo brava ad ascoltare il coreografo delle arti marziali: nel cast del film, anzi, m’è sembrata quella meno a suo agio nei tempi comici…
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MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Ke Huy Quan – Everything Everywhere All at Once
ha vinto contro
Barry Keoghan – The Banshees of Inisherin
Brendan Gleeson – The Banshees of Inisherin
Brian Tyree Henry – Causeway
Judd Hirsch – The Fabelmans
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Non si può non gioire per Ke Huy Quan, il child actor dei grandi incassi anni ’80 (Indiana Jones, i Goonies), condannato da Hollywood a un typecast dal quale riesce a sfuggire studiando, diventando regista e produttore, anche di roba grossa (è stato aiuto di Wong Kar-Wai), e che tornato attore vince l’Oscar…
è davvero una storia bella…
ed effettivamente non avrei saputo a chi altro darlo di questa cinquina: Brian Tyree Henry non l’ho visto e tra i due candidati per The Banshees of Inisherin, Gleeson era quasi inespressivo là dove Keogh era fin troppo macchiettistico…
e mi sto ancora chiedendo cosa ci facesse Judd Hirsch tra i candidati!
e anche all’interno della baracconata di Everything Everywhere All at Once, Quan e James Hong sono stai quelli che a me sono sbalzati più all’occhio grazie al loro indubbio mestiere di gran classe…
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MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Jamie Lee Curtis – Everything Everywhere All at Once
ha vinto contro
Angela Bassett – Black Panther: Wakanda Forever
Hong Chau – The Whale
Kerry Condon – The Banshees of Inisherin
Stephanie Hsu – Everything Everywhere All at Once
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a questo punto avrei fatto vincere Stephanie Hsu, più sincera rispetto a una Jamie Lee Curtis professionalissima ma indubbiamente finta ed esagerata, in un film già di per sé esagerato…
ma che una Jamie Lee Curtis non avesse ancora vinto un cacchio era una delle vergogne degli Oscar, e sono quindi contento che ci sia la toppa di questo premio…
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MIGLIOR FOTOGRAFIA
James Friend – Im Westen nichts Neues
ha vinto contro
Darius Khondji – Bardo, falsa crónica de unas cuantas verdades
Mandy Walker – Elvis
Roger Deakins – Empire of Light
Florian Hoffmeister – Tár
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ha vinto ‘sto tale contro 3 mostri sacri (Khondji, Deakins e Walker): boh…
sia mai che vinca una donna la statuetta alla fotografia, mi raccomando…
o che la vinca uno che è tra i migliori del mondo ma che non raccatta mai una nomimations di così, senza motivo!
ma cosa ci si lamenta: gente come Zsigmond, Almendros, Burks, Alcott e Watkins sono morti con solo una delle 3000 statuette che avrebbero meritato!
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MIGLIOR MONTAGGIO
Paul Rogers – Everything Everywhere All at Once
ha vinto contro
Matt Villa, Jonathan Redmond – Elvis
Mikkel E.G. Nielsen – The Banshees of Inisherin
Eddie Hamilton – Top Gun: Maverick
Monika Willi – Tár
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Non ho disprezzato il lavoro di Nielsen, forse tra le cose migliori, insieme alla musica di Burwell, di quella idiozia dei Banshees of Inisherin…
ma quello di Rogers è stato davvero un lavoro superbo… forse l’unico Oscar davvero meritato di Everything Everywhere All at Once
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MIGLIOR SCENOGRAFIA
Christian M. Goldbeck, Ernestine Hipper – Im Westen nichts Neues
hanno vinto contro
Dylan Cole, Ben Procter, Vanessa Cole – Avatar: The Way of Water
Florencia Martin, Anthony Carlino – Babylon
Catherine Martin, Karen Murphy, Beverley Dunn- Elvis
Rick Carter, Karen O’Hara – The Fabelmans
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Ma sì, quando c’è un bel film sulla Prima Guerra Mondiale, la scenografia gli va data: certo…
o che scemenza è stata nominare gli scenografi di Avatar, cioè gente che è andata di joystick? è come candidare per la scenografia un film Pixar!
ma cosa mi stupisco a fare: quell’imbratta schermi di Robert Stromberg ne ha vinti addirittura due di Oscar solo grazie al joystick, e perfino due anni di fila, manco fosse Cedric Gibbons!
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MIGLIOR COSTUMI
Ruth E. Carter – Black Panther: Wakanda Forever
ha vinto contro
Mary Zophres – Babylon
Catherine Martin – Elvis
Shirley Kurata – Everything Everywhere All at Once
Jenny Beavan – Mrs. Harris Goes to Paris
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è il secondo Oscar di Carter, e ok, ma si piange per una come Zophres ancora all’asciutto…
per Jenny Beavan, che l’ha vinto pure l’anno scorso, sarebbe stato addirittura il quarto (avrebbe raggiunto Milena Canonero e Colleen Atwood: è una super ma forse sarebbe stato un po’ troppino? ma no, dai, è troppo forte!: vi ricordate quando ritirò il premio per Mad Max: Fury Road vestita da Mad Max, con gli snobissimi Iñárritu e DiCaprio a storcere il naso? se ne merita 15 di Oscar!) e per Catherine Martin il terzo…
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MIGLIOR COLONNA SONORA
Volker Bertelmann – Im Westen nichts Neues
ha vinto contro
Justin Hurwitz – Babylon
Son Lux – Everything Everywhere All at Once
Carter Burwell – The Banshees of Inisherin (original title)
John Williams – The Fabelmans
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non l’ho mai sentito nominare…
sono felicissimo che abbia perso il mio detestato Hurwitz…
sono felicissimo che abbia perso Williams: la musica di Fabelmans era anonima come poche…
ma mi spiace tantissimo per Burwell, sempre vergognosamente all’asciutto…
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FILM “INTERNAZIONALE”
Im Westen nichts Neues
ha vinto contro
Argentina, 1985
Close
Eo
An Cailín Ciúin
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non posso commentare perché non ho visto un cacchio
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FILM D’ANIMAZIONE
Guillermo del Toro’s Pinocchio
ha vinto contro
Puss in Boots: The Last Wish
The Sea Beast
Marcel the Shell with Shoes On
Turning Red
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non ne ho visto neanche uno…
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PER CUI
7 – Everything Everywhere All at Once
Film
Regia
Sceneggiatura
Attrice
Attore NP
Attrice NP
Montaggio
2 – The Whale
Attore
Trucco e Parrucco
1 – Woman Talking
Sceneggiatura NO
4 – Im Westen nichts Neues
Fotografia
Scenografia
Colonna sonora
Film Internazionale
1 – Black Panther
Costumi
1 – Avatar 2
Effetti visivi
1 – Top Gun: Maverick
Suono
1 – RRR
Canzone
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continuo a proporre una moratoria per evitare che i film international possano essere candidati anche al film liscio…
e ho un déjà vu odioso dell’anno in cui vinse Parasite, altro asso piglia-tutto di così (ma allora, chissà perché, tutti furono contenti!)
anche io contentissimo per Jamie **
per me l’ha vinto più per la carriera che per il film, come Leonardo di Caprio
Argentina 1985 recuperalo (ma per davvero!), che merita! :–)
Più edizioni degli Oscar fanno, più si capisce che la gente dell’Academy vota senza aver visto i film, fenomeno chiarissimo anche per quello che dici che 4 o 5 film sono nominati a tutto senza alcuna ragione se non… che sono gli unici che sono stati più o meno visti!