…Oddio, che merda…
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Elogiare uno stile molto cinetico e la capacità di aver fatto un film visivamente decente molto probabilmente con tre lire fa perdere di vista il fatto che la “cinetica” fa anche venire il voltastomaco: è di quei film tutti fatti con la macchina a mano, a spalla, a cavalcioni… illusione e partecipazione al movimento ci sono di sicuro: ma c’è anche il mal di mare e il vomito degli spettatori…
L’oggettività dello sguardo di fronte alla violenza, una di quelle cose che tutti idolatrano, è la cosa che mi ha invece dato più sui nervi… perché non prendi una decisione sulla violenza, e quindi quasi la giustifichi…
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Il tanto realismo, inoltre, è di quelli molto fasulli: la macchina da presa struscia in terra come ti pare, e tutto è realisticissimo, ma con la doppietta si sparano 160 colpi senza mai ricaricare?
Allora, che realismo è?
Sei stato così attento a correre con la mdp per fare immersione di realtà, e poi le doppiette sparano 160 colpi?
Come si fa?
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E la macchina a mano… sì, bellina, ma davvero una steadycam non ce l’ha fatta a compararla? forse no: in effetti costa cara… Ma un carrello della spesa? lo potevi usare? Un cazzo di cavalletto, ogni tanto?…
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La trama è reazionaria, c’è poco da fare: è Charles Bronson, è il Giustiziere della Notte, che non ha neanche la metafisica nichilista dell’Eastwood maturo (Il cavaliere pallido, Gli spietati), ma c’ha solo la spacconeria… più che “un uomo tranquillo”, il protagonsita è proprio uno spostato da ricovero: e allora perché non si ha neanche un’anticchia di espressionismo?
A questi film anodini e finto-realistici si fa presto a preferire l’horror, che almeno esemplifica e visualizza la follia, mettendoci anche, quindi, una certa “critica”… Per esempio, Rob Zombie, nei suoi Halloween, visualizza la follia dei gesti con inserti giusti, stranianti, irrazionali… Qui è tutto razionale… e quindi non “criticato”, e quindi giustificato!
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Consigliato a chi vuole vomitare, sia per le riprese d’alto mare in tempesta, sia per chi ripugna il discorso violento acritico che qui c’è in abbondanza… si vomita, quindi, per entrambe le cose… — un film da usare in luogo di una lavanda gastrica…
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