Premessa: è un film che incensa… Snowden alla fine è un santo…
Ma la cosa è dichiarata fin dall’inizio…
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Ed è un film che ha per lo meno due punti di forza:
- Ha la capacità di elaborare i documenti, i dati e i fatti in modo NARRATIVO: dalle fonti ricava una storia classica, precisa e sicura, con tutti gli snodi al punto giusto, con la fica partecipante e carina, con la storiona d’amore transcontinentale e sensazionale, con il cattivone stronzone e oscurone, con l’eroe che ha i momenti di stanca, di no, e di dubbio come tutti gli eroi, con le analessi e le prolessi delle storie epiche: una storia che non sbraca mai come “compitino” (come le sceneggiature che Robbins scrive per del Toro, o quelle che la Woolverton scrive per la Disney), ma fa solo vedere la sapienza dello scrittore, l’abilità del narratore… Una sceneggiatura che meriterebbe l’Oscar…
- Il suo pregio maggiore è che è un film… Narra con le immagini… Stone è da sempre un maestro in questo, ma molte volte, ultimamente, aveva trovato collaboratori non in grado di seguirlo (Totino, Prieto, Mindel), e che non replicavano le meraviglie che, a inizio carriera, aveva ottenuto con Robert Richardson. Adesso, con Dod Mantle, Stone ritrova lo slancio inventivo visivo di 20 anni fa: ogni frame è un frame concorrente alla narrazione per immagini: la storia ha senso solo perché è ripresa in quel modo: lo snodo narrativo ha senso solo perché c’è quell’inquadratura, quell’immagine parlante in quanto immagine, quel fotogramma che da solo contiene il messaggio e riesce a veicolarlo senza parole… Inquadrature, dunque, espressive, di per se stesse narrative, diegetiche già solo visivamente… Vedere tutto questo è veramente uno spettacolo!
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Per questi due motivi, vederlo è carino… E, per me, questi due motivi riscattano la retorica finale, e sorpassano le questioni etiche e politiche…
Ma in questo sono un recensore parziale, perché io sono d’accordo anche politicamente con Stone, e quindi quello che dice mi conferma cose che io già pensavo… Ma assicuro che anche il destrorso orripilante potrà vedere questo film e apprezzarlo narrativamente e visivamente!
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Il rovescio della medaglia è che
- ha una durata poco calibrata,
- che l’incensamento, anche se si è d’accordo, è esagerato,
- che la storiella, pur concepita fantasticamente, potrà incontrare, da parte di uno spettatore meno entusiasta di me, giudizi meno felici, poiché:
- il cattivone è troppo cattivone,
- l’equilibrio tra fatti pubblici e privati potrebbe essere giudicato di grana grossa (io l’ho adorato),
- la storia d’amore potrebbe essere vista come zuccherosa (da me, ovviamente, no),
- e altre cose così…
Quindi, un capolavoro non è affatto!
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Date un’occhiata all’opinione di ItaCinephile…
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