Giorno 200, Anno VII dello Stato Tirilullino…
scrivo oggi su FB:
«
La non istruzione (meno sei “educato” e meno sei curioso del mondo che ti circonda; intendendo “educazione” anche l’auto-apprendimento) e l’alto prezzo dei viaggi (espressione della complicità degli imprenditori nel settore) hanno generato pigrizia nel cittadino, che non viaggia più, e imbarbarimento dello stesso concetto di “viaggio”, che, da esplorazione culturale e da conoscenza del mondo, si è trasformato in status symbol economico e in venerazione di entità pubblicitarie create ad hoc per “turismo” come il resort, il “non luogo” e la villona in posti sperduti di interesse intellettuale zero, costruiti solo per alimentare una ormai insensata industria del lusso…
–
tutto questo ha portato a un popolo sedentario senza curiosità, che non sa nulla di come funzioni il pianeta (molti pensano ancora che sia il sole che gira attorno alla terra), che ha prospettive e orizzonti così limitati da non essere interessato a niente di quello che succede a 2 metri dai confini della sua casa privata, ed essere, al contrario, ostile a qualsiasi cosa non provenga da un vissuto a lui comune…
–
il risultato è che c’è la globalizzazione per le merci e il mercato ma c’è un popolo sempre più ghettizzato, rimpicciolito, che pensa solo a se stesso e che odia chiunque non sia come lui, e che propugna un ideale di vita che si basa ridicolmente sul piccolo, sul microscopico, sul ripiegamento su se stessi: un ideale dell’«IO» che non è «io risultato della conoscenza del mondo» ma solo «io unico termine di paragone della perfezione»…
–
un «IO», quindi, che, non capendo nulla, è capace solo di COMPRARE e di VENDERE prodotti del mondo, proprio nello stesso momento in cui odia quello stesso mondo… un odio, certo, FUNZIONALE al comprare e vendere, poiché atto a mantenere la grande divisione in caste (prodotto della stessa ignoranza che crea quello stesso odio) che è presupposto dello sviluppo industriale, finanziario e merciaolo, in quanto non possono esistere i ricchi senza gli sfruttati e gli sfruttati si ribellerebbero molto di più se non avessero davanti le caste “in mezzo”, che fanno da cuscinetto e che sono state create per odiare gli sfruttati, mediante la indotta paura di perdere quel poco che hanno e diventare anch’essi sfruttati…
–
l’espediente dell’ignoranza ha funzionato: da una parte i ricchi sempre più ricchi, in mezzo la gente ingnorate e cogliona che compra e odia gli sfruttati perché si ribellano, e alla fine gli sfruttati, sempre più sfruttati perché hanno tutti contro…
–
il mondo, a consuntivo di tutto questo, è diventato un costume di Arlecchino di una miriade di relativismi culturali che non si comprendono e che si detestano, tanto che la “patria” non è la nazione, né, tanto meno, il continente, ma è solo la propria casa in guerra con le altre case…
in un mondo simile è ovvio che esista l’inquinamento (poiché è impossibile una cooperazione non solo sovranazionale ma anche sovracomunale!), la corruzione (poiché in una eterna guerra la “protezione” si conquista solo con il denaro; se esistessero politiche sovranazionali e valori comuni, certe devianze sarebbero individuate e condannate), e la frammentazione degenerata di qualsiasi “idea”: una frammentazione che, per forza, DISTRUGGE OGNI IDEA…
»
–
–
il dramma è che tutto quanto verrà inteso nel senso “Nikke è globalista e odia i particolarismi!”
No, mai!
io adoro i particolarismi quando dialogano e si comprendono per, in qualche modo, COESISTERE NELLA CONOSCENZA RECIPROCA
ecco perché insisto nell’istruzione e nel viaggio non per “annullare” i particolarismi, ma per CAPIRLI TUTTI, da cima e fondo, in modo tale da sapere quello che è necessario per fare bene a tutti…
–
e dire: “tanto non c’è niente che ci accomuni: siamo nemici”, dé, è davvero avvilente…
—
cfr. anche Hope You Guess My Name
Lascia un commento