Why are you wet, baby?

 

Giorno 276, Anno VI dello Stato Tirilullino

 

pensiero feisbuccoso, ormai risaputo, sul disastro idrogeologico (vedi anche il più nichilista [poiché pre-lei] Let the River Run)

 

 

ne “Il Monello” di Charlie Chaplin (che, più il tempo passa, più si scopre essere stato il grande genio assoluto del cinema), che è del 1921, il monello del titolo spacca le vetrate a sassate, quelle vetrate che poi suo padre adottivo vetraio (Chaplin) andrà ad aggiustare facendosi pagare…

in quel film, i poliziotti americani (con la divisa d’ordinanza), con modi un po’ spicci (che la dicono lunga sulla gestione della giustizia a quei tempi), gli dànno la caccia…

93 anni dopo, in Italia, succede questo:
molti fanno gli imprenditori edili…
un mestiere importante, che servirebbe per costruire case…
un giorno si scopre che non c’è più suolo disponibile per costruire case…
l’imprenditore onesto afferma: “beh, ristrutturiamo le case che ci sono già, aggiornandone le strutture per sismi, alluvioni e cose così…”
un proposito utile e nobile, ma con un problema di fondo: a ristrutturare guadagni molto meno che a ricostruire ex novo…
ma per costruire ex novo bisognerebbe distruggere le case già costruite per fabbricarne nuove, e, siccome si vuole guadagnare per generazioni e in eterno, bisogna fare in modo che anche le case costruite ex novo dopo un po’ crollino, così da poterne costruire di nuove, sempre così all’infinito…
…come si fa?…
ci si allea con la politica: le promettiamo una percentuale per ogni casa ricostruita, in cambio la politica ci dà tutti i permessi…
ma questo non basta, perché non si può obbligare i proprietari ad abbattere le loro case!
…come si fa?…
si considera la particolare posizione che ha l’Italia ed ogni parte del mondo all’interno del pianeta…
…e cioè?…
in Italia, come in tutti posti (tranne che nella zona compresa tra i due tropici), si verificano periodicamente questi fenomeni: piove, c’è caldo, c’è freddo, c’è ghiaccio, c’è afa, c’è siccità, tutto insieme durante l’anno: in più, come in pochi posti al mondo, ci sono anche i vulcani belli attivi e pimpanti che, ogni tanto, fanno tremare la terra, in zone precise, ma con ripercussioni un po’ dappertutto…
negli altri posti del mondo, queste intemperie vengono, per quanto si può, amministrate: misure periodiche contro ghiaccio e neve; pulitura controllata di argini, fognature, canali di scolo; modi di costruire apposta per sopportare il più possibile le scosse telluriche; divieti di costruire là dove si sa che ci sono i terremoti e i vulcani: a tutto questo provvede una gran quantità di lavoratori pubblici, ogni anno e spesso ogni giorno…
non che questi accorgimenti possano fare qualcosa quando dice di far casino, però la loro bella parte la fanno! e dànno lavoro…
in Italia, però, non ci sono umili operai statali, in Italia ci sono imprenditori edili, che guadagnerebbero molto poco se facessero solo queste cose…
devono trovare il modo di guadagnare di più, e l’unico modo, come abbiamo detto, è costruire ex novo, e, ripetiamo, per costruire ex novo si deve fare in modo che, periodicamente, ci sia da costruire ex novo all’infinito!
l’idea geniale, quindi, è sfruttare la Natura a proprio vantaggio, far fare alla Natura quello che il monello fa per il padre vetraio nel film di Chaplin: le si fa abbattere, ogni tanto, tutto, in modo da poter ricostruire…

perciò, durante l’anno, non si vedrà mai nessuno che consolida una strada, nessuno che vieta di costruire sopra i greti dei fiumi, nessuno che proibisce di spianare alberi e argini per fare villette (ovviamente destinate a gente ricchissima che le possa pagare, così da far guadagnare al massimo l’imprenditore edile di cui si parla), niente di tutto questo…
però vedremo, ad ogni stagione, alluvioni, frane, incendi, vittime di terremoti, morti di freddo, morti di caldo, morti di sete, morti affogati…
le case vengono buttate giù da queste frane, smottamenti, alluvioni e incendi: i loro padroni spesso muoiono, così arriva l’imprenditore edile stronzo (che ruberà la scena a qualunque imprenditore edile onesto che vuole ristrutturare le case prima, poiché questo onesto non dà la percentuale alla politica corrotta), che ricostruisce tutto con case vippare fatte con il das, case che al prossimo disastro ricrolleranno in modo da perpetuare il sistema del guadagno dei pochi che dà la percentuale ai corrotti!
all’imprenditore edile stronzo e al politico corrotto non fregherà assolutamente niente che il suolo frani, poiché lui sta in case-bunker al novantesimo piano, e, soprattutto, spesso ha la casa all’estero, in uno di quei posti dove invece ci sono gli operai che tutti i giorni puliscono gli scoli… quindi, gli importa una sega: si gode i suoi soldi guadagnati sulle vite della gente all’estero…
e ciccia…
ovviamente, qui in Italia, nessun poliziotto andrà a dare la caccia all’imprenditore come fa il poliziotto americano spiccio con Chaplin… poiché nella percentuale che l’imprenditore edile stronzo dà al politico corrotto c’è anche il pagamento delle forze dell’ordine asservite al potere… e, quando si troverà qualche poliziotto onesto che vorrà indagare, beh, verrà ignorato e si infognerà in una burocrazia bizantina tenuta lì apposta per non procedere!

 

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