Oltre alla sempre divertente aneddotica sulla lavorazione, che è ben reperibile (nel libro di memorie di Tom Mankiewicz ci sono gustosi aneddoti, davvero di prima mano sulla permanenza italiana di Donner, su quanto fosse enormemente pagato Storaro, e su come tutti volessero farsi Pfeiffer; e nella biografia di Christie se ne leggono anche di più... Continua a leggere →
Coup de Chance
Su Allen vedi qui... L'hanno già detto tutti che, a parte le meraviglie pittoriche di Storaro, Coup de Chance è l'apoteosi della trama telefonata, della prevedibilità , della «ora succede questo, ora quello» Oltretutto è pesantino, ridondante e noiosino, e più che Match Point (2005) sembra Scoop (2006)... Lou de Laâge è fresca e carina (e... Continua a leggere →
«One from the Heart» di Francis Ford Coppola, 1982
Quasi tutti i film, da Edison e Dickson a Méliès alla grande Hollywood dal 1920 al 1966, sono stati girati in studio...furono il Neorealismo (dal 1945) e la Nouvelle vague (dal 1958) ad aprire alle riprese esterne, grazie a ingenti innovazioni nelle cineprese... Un po' come è stato per la musica classica e il serialismo,... Continua a leggere →
«Il conformista» di Bernardo Bertolucci, 1970
È un film molto attuale...che se uscisse oggi susciterebbe gli stessi elogi e isterie che accompagnano roba come La casa di Jack, i filmetti di Nolan, o le sciocchezze MERDflix... Naturalmente Il conformista è cinema, particolarmente acceso e denso... non è elucubrazione televisiva concepita per uno streaming o un piccolo schermo... o neanche per un... Continua a leggere →
«Little Buddha» di Bernardo Bertolucci, 1993
Probabilmente è uno dei capolavori di Bertolucci... La filosofia buddista della reincarnazione, con il corollario dell'impermanenza, la provvisorietà effimera connaturata all'esistenza dell'uomo e del mondo intero (una sorta di entropia di cambiamento e di trasformazione fino a uno scomparire ciclico, in accordo con il primo principio della termodinamica), è narrata da Bertolucci senza distrazioni sessuali... Continua a leggere →
A Rainy Day in New York
Tutti sappiamo la storia: Allen gira il film all'interno del suo relativamente neonato accordo con Amazon, e Andrea Occhipinti contratta con Amazon la distribuzione italiana con la sua Lucky Red, com'era avvenuto per Wonder Wheel...Poi scatta lo scandalo Weinstein e il movimento MeToo, le cui conseguenze si sono già in parte viste in Polanski...Il MeToo... Continua a leggere →
Wonder Wheel
In occasione di Café Society l'anno scorso feci un riassunto dei collaboratori tecnici di Allen, anteposto alla vera recensione (vedi Spin Freely), non proprio entusiasta... - Il non entusiasmo deve purtroppo ripetersi per Wonder Wheel... - La parte del leone la fa Storaro: i suoi colori espressionisti sono una gioia i suoi movimenti di macchina, complicati (come vedremo),... Continua a leggere →
Spin Freely
CAFÉ SOCIETY Quando lessi che la fotografia di questo film di Allen sarebbe stata di Storaro ho gridato al grande miracolo, perché Allen cambia cast tecnico molto di rado... - Riepiloghiamo brevemente a puro scopo esemplificativo: • DIRETTORI DELLA FOTOGRAFIA ∞ dal 1966 al 1975 (da Tiger Lily a Love & Death) lavora due volte... Continua a leggere →