«After Hours» di Martin Scorsese, 1985

Sarà una Rivisione estraniante molto breve, perché non ho né voglia né competenza per parlare a modo di questo piccolo capolavorino, rifiutato da Tim Burton (ma in cui rimangono due persone che saranno molto care a Burton: Catherine O'Hara e Stefan Czapsky, gaffer di Michael Ballhaus e futuro dop della crema della crema del Burton... Continua a leggere →

Killers of the Flower Moon

Date le perorazioni degli scorsesiani incalliti, mi aspettavo di vedere un film noiosissimo, lentissimo, con inquadrature lente: una cosa alla Stalker, per capirsi... E avevo paura, perché alle eterne lungagnate di Nolan, Villeneuve e Marvel io oramai m'addormento... E invece Killers of the Flower Moon scorre benissimo: è avvincente, incalzante, con un sacco di inquadrature... Continua a leggere →

The Irishman

Dopo il 1988 (da The Last Temptation of Christ), Scorsese e Harvey Keitel non hanno più lavorato direttamente insieme...Quando interrogato sull'argomento, Keitel diceva: «Martin è un grande... faremo insieme il nostro ultimo film!» - Scorsese è del '42Keitel del '39De Niro, Pesci e Robbie Robertson (alle musiche) del '43Pacino e Schoonmaker (la montatrice) del '40Irwin... Continua a leggere →

Rapporto tra musica e cinema: 38 momenti cardine

1: Il Kinetoscopio, Thomas Alva Edison e William Dickson, 1887L'idea di Edison era quella di accoppiare performance operistiche della Metropolitan Opera House di New York, registrate col suo grammofono, con i fotogrammi di Kinetoscopio girati da Dickson... L'operazione non riuscì mai davvero... Ma tanti altri brevetti simili furono approntati e comunque ottennero successo in tutto... Continua a leggere →

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