Palazzina Laf

È effettivamente confortante vedere una troupe italiana (alla fotografia c'è Claudio Cofrancesco, al montaggio il grande Julien Panzarasa, alle musiche Teho Teardo) in grado di raccontare qualcosa così in equilibrio tra didascalia programmatica e narrazione... La diegesi di Palazzina Laf non è fluente, ma si snoda in modo affascinante tra sogno e realismo proprio grazie... Continua a leggere →

Il signore delle formiche

È un film di quelli belli, di quelli che il cinema italiano faceva 30 anni fa, prima di Muccino e di Ozpetek, un film dal linguaggio cólto europeo, di quello che, allora, vinceva diversi premi d'essai, ricco di immagini significanti, di sensi estetici, di riflessioni sociali... e, al contempo, del tutto ignaro delle logiche di... Continua a leggere →

America Latina

Dopo Favolacce avevo paura che i Fratelli D'Innocenzo prendessero la via del pretenzioso, del «so tutto io», cioè di Lanthimos, per capirsi... E riguardo Favolacce riscontravo proprio un problema di «mancanza di inconscio»: era troppo "positivo" (nel senso di "effettivo") e mai deturpato, troppo oggettivo e mai storpiato di intorbidazione della percezione... anche il dato... Continua a leggere →

Favolacce

Arrivo dopo Hovistounfilm e Ultimo spettacolo, ma prima devo fare una premessa di glossario... Che nel senso comune favola e fiaba vogliano dire la stessa cosa, e che la loro etimologia sia tecnicamente la stessa (che ha semplicemente a che fare con il verbo latino parlare), è assodato e non "sbagliato", visto che si sta... Continua a leggere →

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