Il primo romanzo era carino ma era un plagio, il secondo era una camomilla alla Don Matteo, ma certe cose riusciva a pronunciarle... Questo non ha né capo né coda... Nella prima parte sciorina ambizioni letterarie importanti ed evidentemente velleitarie per chi finora è stata solo capace di fare Don Matteo... una immersa fino alle... Continua a leggere →
«La vita intima» di Niccolò Ammaniti
Devo confessare che non mi è saputo di granché... Sì, il delineare il carattere di una donna, anche se è facilotta, complottista, ormonica, superficiale e svampita, nella convinzione che anche il più scemo tra i coglioni meriti una storia, vabbé, può essere condivisibile... Non so se narrare di una privilegiata poco intelligente e isterica sia... Continua a leggere →
«L’arminuta» di Donatella Di Pietrantonio
Non l'ho letto eh: l'ha letto per me Jasmine Trinca nell'audiolibro prodotto da Emons, e nella sua parlata, purtroppo, ha storpiato del tutto il termine ecco, che in diversi dialetti delle Marche meridionali e dell'Abruzzo (un indeterminato Abruzzo del 1975-'76 è ambientazione del romanzo) designa il qui, l'avverbio che indica la vicinanza a chi parla... Continua a leggere →
«La malnata» di Beatrice Salvioni
Quella che dai ringraziamenti si evince essere una allieva del tanto vituperato Baricco (la Scuola Holden di Torino) e una frequentatrice dell'Università Cattolica milanese, fatti che dovrebbero prevedere, da parte mia, arricciamenti vari di pregiudizi odiosi, scrive uno dei romanzini italiani più carini, divertenti (da leggere) e ficcanti di quest'anno... Nonostante premesse e motivazioni facili... Continua a leggere →
«American Psycho» di Bret Easton Ellis
Io detesto le narrazioni cattivistiche sui serial killer, quelle che ti presentano il serial killer come qualcosa da studiare non per "eliminarlo" ma per renderlo un oggetto speciale e quindi perfino simpatico... Lo si evince dalle Benevole e dalla Casa di Jack... - Oltre ai classici sull'argomento (i soliti Peeping Tom di Michael Powell e... Continua a leggere →
«4 3 2 1» di Paul Auster
Non credo di aver mai letto un libro più noioso e antipatico... Mi ha perfino causato un giramento di zebedei diffuso e fastidioso mentre lo leggevo... Ma siccome è un bestseller di quelli grossi, scritto da un super della letteratura, occorre che mi interroghi profondamente sul perché mi ha provocato diarrea invece di ammirazione... Inutile... Continua a leggere →
«Trilogia della città di K.» di Ágota Kristóf
La trilogia è composta da Le grand cahier, Paris, Éditions du Seuil, 1986viene tradotto in italiano per Guanda (Parma) da Armando Marchi nel 1988 come Quello che resta (collana Prosa contemporanea)...la traduzione viene mantenuta quando la trilogia viene riproposta da Einaudi (Torino) nel 1998, ma si opta per il titolo Il grande quaderno... La preuve,... Continua a leggere →
«Ufo 78» di Wu Ming
È un affresco di tempo e spazio, quindi ci mette tanto a ingranare, perché per far vedere tutti gli aspetti di quel tempo e di quello spazio ci vuole un po'... in pratica ingrana davvero nell'ultimo quarto... ma l'affresco è ottimo... il 1978 è preso da dritto e rovescio...Wu Ming è specialista delle ricostruzioni d'epoca... Continua a leggere →
«Oliva Denaro» di Viola Ardone
A causa del dannato ipercorrettismo non sapete quante volte, al lavoro, quando, in agosto, ho fatto sostituzioni al pubblico, io che lavoro soprattutto al catalogo, ho digitato nell'OPAC «Olivia Denaro» con la i, invece di Oliva... e l'OPAC non mi restituiva niente... E non era possibile: il libro è stato un bestseller, qualsiasi biblioteca del... Continua a leggere →
«Niente di vero» di Veronica Raimo
Se la regola della letteratura italiana contemporanea rimane «mi raccomando, non scrivere niente di cui tu non conosca tutto: ne consegue che l'unica cosa di cui puoi scrivere è te stesso, perché tu sei l'unica cosa che conosci», allora saremo sempre tutti costretti a leggere queste cacchiatelle di libri che non sanno di un accidente...... Continua a leggere →