«L’inferno di Treblinka» di Vasilij Grossman

DISCLAIMER:È un post politico in cui dico alla gente come deve votare di cui mi vergono molto,ma in climi fascitoidi come quelli di oggi tali esternazioni sono forse da palesare...FINE DISCLAIMER - Si dovrebbe stare attenti a equiparare nazismo e comunismo, come oggi va di moda grazie allo scriteriato e spericolato governo che ci ritroviamo...... Continua a leggere →

«Tess of the D’Urbervilles» di Thomas Hardy

E da settembre finalmente riesco a finire Tess... Subito accantonata la versione di Aurelio Zanco del 1950 (nei Narratori stranieri Einaudi, poi nei Millenni dal '70, infine riversata nei numerosi Tascabili dal '95) per via della sua troppa voglia di andare "parola per parola" dietro a Hardy, risultando in una prosa incolore e troppo "concreta",... Continua a leggere →

«Le streghe di Eastwick» di John Updike

Updike scrive il romanzo per Alfred Knopf, editore di New York, nel 1984 (Knopf muore proprio in quell'anno, ma la casa editrice, da lui fondata con la moglie nel 1915, era già stata comprata da Random House nel 1960; e Random House, oggi, è proprietà di Bertelsmann)... La traduzione italiana se la aggiudica Rizzoli, che... Continua a leggere →

«Trilogia della città di K.» di Ágota Kristóf

La trilogia è composta da Le grand cahier, Paris, Éditions du Seuil, 1986viene tradotto in italiano per Guanda (Parma) da Armando Marchi nel 1988 come Quello che resta (collana Prosa contemporanea)...la traduzione viene mantenuta quando la trilogia viene riproposta da Einaudi (Torino) nel 1998, ma si opta per il titolo Il grande quaderno... La preuve,... Continua a leggere →

«Babij Jar» di Anatólij Kuznecóv

La storia è complessa, ma assai nota (vedi anche Inghiottitoi carsici), e quindi la riassumerò solo per sommi capi, incappando volontariamente in due semplificazioni: per quel che riguarda la cronologia dell'URSS non aggiungerò nulla a quello che ho sommariamente detto in White Nights e in «La torre»... essendo il libro in russo adotto la traslitterazione... Continua a leggere →

«L’armata a cavallo» di Isaák Bábel’

Denso ed estremamente aspro, Babel' scrive una sorta di Taras Bulba in prima persona, e affascina per il suo sottrarsi alla linearità, alla narrazione e alla scorrevolezza: procede per episodi e immagini pennellate, per frammenti raggrumati di senso e di documento, documento della guerra, o meglio della lotta della Rivoluzione contro la reazione bianca nel... Continua a leggere →

«L’arte della gioia» di Goliarda Sapienza

Inutile districare le matasse dell'iter editoriale del romanzo, ultimato nel 1976 [curioso consuntivo che inizia nel 1900 perfettamente coevo al Novecento di Bertolucci, ovviamente femminile]… Quell'iter è stato ricostruito da Domenico Scarpa nella postfazione dell'impressione Einaudi del romanzo nel 2008; da Giovanna Providenti nella sua opera di riferimento su Sapienza: «Quel sogno d’essere» di Goliarda... Continua a leggere →

«Tarás Búl’ba» di Nikoláj Gógol’

Gógol' vorrebbe glorificare la "purezza" di uno stile di vita e di un personaggio, ma documenta bene quanto quelle purezze siano follie, del tutto antirealistiche e antinarurali.... Gógol' mette tutta la sua maestria nel descrivere la Natura in modo tenero e dolce, con un amore immenso per le sue terre, e costruisce una love story... Continua a leggere →

«Chadží-Murát» di Lev Tolstój

Mentre imperversa la guerra ucraina e non solo (vedi Israele che bombarda quando gli pare Gaza), viene in mente lui, Chadží-Murát! Impossibilitato a stare tra i suoi. Sempre straniero tra gli altri, che sono comunque i "suoi". A metà di tutto, in lotta con tutto, in guerra tra fazioni belligeranti ognuna per ragioni sempre presenti... Continua a leggere →

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