Un pensierino per Morricone

Aveva 91 anni e per 70 anni ha composto musica d'avanguardia... Voleva tanto essere un compositore colto, come Bernard Herrmann (era seguace, in gioventù, dell'eterodossia post-weberniana di Bruno Maderna) e non si può dire che ci sia riuscito: le canzoni e il cinema lo hanno da subito "incorporato"... Con Sergio Leone (dal 1964, prima di... Continua a leggere →

«North by Northwest»: notarelle sulla musica

Continuando da North by Northwest, e ricordandoci della scomparsa, in questi giorni, di Krzysztof Penderecki (sua è l'ultima delle Opere per Halloween), potremmo usare la magnifica musica di Bernard Herrmann per il film di Hitchcock come pretesto per parlare di un certo modo di comporre, come abbiamo tentato di fare con James Horner e con Danny... Continua a leggere →

La piattezza di «Love & Mercy»

È un film del 2014, quindi ben dopo Walk the Line, e un anno seriore al Phil Spector di David Mamet con Al Pacino e Helen Mirren... ma prima di Rocketman e Bohemian Rhapsody... - Tanto voluto da Brian Wilson (che di Phil Spector fu un arcinemico), Love & Mercy dimostra una sorta di scissione... Continua a leggere →

«Velvet Goldmine», l’ultimo film “rock”

È un film diverso da quelli che abbiamo visto finora. Fino al 2000 di Almost Famous, i film sulle rockstar degli anni ‘80 e ‘90 erano come Velvet Goldmine: molto più virati sul visivo che non sull’argomentativo (vedi anche The Doors di Oliver Stone, 1991), meno obbligati a rendere conto del livello biografico-fattuale dell’esperienza della... Continua a leggere →

Rocketman

Senza dubbio Dexter Fletcher ci fa tornare ai musical dello stupeficio e del razzle dazzle spettacolare come non si erano più visti: Rob Marshall, e i poveri Damien Chazelle e Michael Gracey (scelto da Elton John come regista nel 2012, quando John era al secondo tentativo di un suo biopic con la Focus Features [il... Continua a leggere →

«Almost Famous» [extended cut]: il rock come fiaba

Il film è il racconto autobiografico di Cameron Crowe, regista discontinuo ed evanescente nelle sue love stories impalpabili, nei suoi buoni sentimenti “soffusi” ma “insufficienti”, che spesso non trova la quadra nelle trame, pur rispettando tutte le regole dello storytelling, poiché preferisce perdersi nel “ricordo” e nella “tranche de vie” più che nella funzionalità ed... Continua a leggere →

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