«After Hours» di Martin Scorsese, 1985

Sarà una Rivisione estraniante molto breve, perché non ho né voglia né competenza per parlare a modo di questo piccolo capolavorino, rifiutato da Tim Burton (ma in cui rimangono due persone che saranno molto care a Burton: Catherine O'Hara e Stefan Czapsky, gaffer di Michael Ballhaus e futuro dop della crema della crema del Burton... Continua a leggere →

Halloween: Carpenter e Zombie

Vecchio testo del 2013 che riciclo, non so perché, qui...la sua vecchiaia è tanta, visto che la "tendenza realistica" di Hollywood qui descritta oramai non esiste più... -- Una tendenza viva e fattiva del cinema contemporaneo è il narrare vecchie fiabe e vecchi racconti di magia in chiave, per così dire, "realistica", spogliandoli cioè della... Continua a leggere →

Diamanti

Invecchio talmente male che, dopo La dea fortuna, riesco a sopportare e perfino, a tratti, ad apprezzare un film di Ozpetek... ...un film che è la solita sbobba di Ozpetek, prevedibile, manierato, uguale a se stesso e, stavolta, perfino gigione, autocelebrativo, pomposo e autoincensante (i siparietti metapoietici del «vaginodromo» non servono a un cacchio e,... Continua a leggere →

Parthenope

Il solito film del cazzo di Sorrentino... ...non occorreva neanche vederlo: tanto ormai Sorrentino è la parodia di se stesso... È un eterno reel di Instagram sponsorizzato da una sex worker che ce la mette tutta per convincere qualcuno a pagarla per mostrare il culo...sta lì a usare frasette sceme e ad ammiccare, perorando la... Continua a leggere →

Il «Superman» di Gunn

--->c'è gli spoiler<--- Non so se per calcolo o per miracolo, ma James Gunn riesce ad annusare lo spirito del tempo quando si tratta di far uscire i suoi reboot fumettari... Per la Suicide Squad azzeccò la ritirata dall'Afghanistan e per questo Superman centra il clima di Trump e dell'invasione Ucraina... - Certamente 'sto Superman... Continua a leggere →

28 Years Later

Dopo la sminchiatella che fu Yesterday, Danny Boyle torna alla grande con un film passionalissimo di sentimento (la morale «Memento amari» è da lacrime) e nutrientissimo per immaginazione cinematografica... Dopo anni in cui tocca sentire che Challengers (in cui, vi ricordo, ci sono le soggettive delle racchette, e, per mera sboronaggine, si mostra il pavimento... Continua a leggere →

Il Maestro e Margherita

Il regista, Michaíl Lókšin, nato nel 1981 in USA e per un po' cresciuto anche là, ha lavorato parecchi anni in pubblicità a Londra... È in Russia che trova i soldi per un feature film, puntando su un classicone dei classiconi, i famosi Pattini d'argento di Mary Dodge... ...che esce in Russia ma fa successo... Continua a leggere →

Moloch & If

Nei pessimi tempi che corrono, il constatare quanto il potere “manipoli” l’immagine per ricavarne un’opinione a fini propagandistici è un’operazione quotidiana. E sono centinaia d’anni che il cinema ci avverte nel considerare questa nefasta prerogativa del potere con attenzione. Essendo il cinema stesso un’arte dell’immagine assai consapevole della sua “fintezza”, è adatto a rappresentare la... Continua a leggere →

«Teléc» [Taurus] di Aleksándr Sokúrov, 2001

Teléc (Taurus, Toro o Telets), il film che Aleksándr Sokúrov ha dedicato a Lénin nel 2001, è il secondo film della tetralogia sul potere che il regista (col frequente collaboratore Jurij Arábov) ha iniziato con Molóch (1999, su Hitler), e ha proseguito con Sólnce (Il sole, 2005, su Hirohito) e Fáust (2011). L’impianto di Teléc... Continua a leggere →

Passione cinema: 30 Days Challenge

E dopo mesi e mesi riprendo questa challenge da Tony... meglio tardi che mai! - Capolavoro. Idí i smotrí? Montagne verdi. Non saprei proprio, ma mi viene da dire, più per il verde che per le montagne, Excalibur di Boorman... Strani amori. Se ne potrebbero dire tantissime, ma, così senza pensare, mi viene l'amore inaspettato ma... Continua a leggere →

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