«Lancelot du Lac» di Robert Bresson, 1974

Senza esagerazione, Robert Bresson è stato uno dei più grandi teorici del cinema... su YouTube forse ci sono ancora le sue conferenze sulla necessità del cinema di affrancarsi dalle sue arti sorelle, tipo il teatro per la recitazione e la letteratura per la costruzione della trama... la sua lucida idea era che il cinema dovesse... Continua a leggere →

One Battle After Another

PT Anderson......invece di Trinità, lo chiamavano Discontinuità... svariona dalle spocchie e le pretenziosità predicatorie alla Lanthimos e alla Östlund, che ha anche un po' svezzato, data l'anzianità anagrafica e lavorativa (There Will Be Blood, Magnolia, Phantom Thread, Inherent Vice ecc. ecc.), alle cose un po' più carine (Punch-Drunk Love, The Master [che però potrebbe rientrare... Continua a leggere →

Boléro

Nel titolo del film l'accento sulla 'e' non c'è, ma tutti i repertori autorevoli lo ripristinano... - Rispetto alle cacchiatelle fatte in questo periodo (e Maestro e Maria e Bob Dylan e altra, quale più quale meno, brodaglia), Bolero è un chicchino... L'attore protagonista, Raphaël Personnaz, non somiglia per niente a Ravel, ma le immagini... Continua a leggere →

Duse

Ripeto...s'è detto tanto del dramma che la narrazione seriale impone ogni volta nelle storie cinematografiche e non solo (Anna, Cruella ecc.) Duse non è esente... già di suo magmatico e limaccioso, come un precedente film di Pietro Marcello, e molto fiero, come al solito lambente il compiacimento, della grana particellare e anticata delle sue immagini... Continua a leggere →

«Network» di Sidney Lumet, 1976

È uno straclassico molto famoso (Quinto potere da noi in Italia, dove è giunto con il lussuoso doppiaggio di Mario Maldesi e le sue voci classiche di scuderia CVD, condotte come una compagnia teatrale, con primi attori, attor giovani ecc. ecc.: Massimo Foschi era William Holden, Alberto Lionello era Finch, Ada Maria Serra Zanetti era... Continua a leggere →

Il papiro del 2024/2025

Complici autori che ho voluto completamente saltare (da Guadagnino a Wes Anderson), e, naturalmente, la vecchiaia e la pigrizia, è un'annata magrissima, di soli 38 film... meno film ne ha avuti il '22-'23 (22 titoli), il '21-'22 (25), ovviamente l'annata del COVID, poi il '19-'20 (31), il '14-'15 (32), e il '13-'14 (36)... ci sono:7... Continua a leggere →

«The Keep» di Michael Mann, 1983

Nel 1983 dei fantasy (cenni in Ladyhawke), Michael Mann, già abbastanza specialista nel poliziesco/crime (non solo il suo primo film era stato Thief, dell''81, ma era dal '75 che metteva mano a grandi serie TV del genere, in primis Starsky & Hutch), e che continuerà con molto successo nel poliziesco/crime (tanto, forse, da scriverne gran... Continua a leggere →

Presence

--> leggeri spoilerini <-- Sì, per carità bellino eh... C'era una volta Chibiusa, di Sailor Moon: la futura figlia di Bunny e Marzio, che arrivava nel presente per aiutare i genitori a stare meglio insieme (o roba così, chi cacchio si ricorda dopo 35 anni!) E c'era anche Lady in White, il film di Frank... Continua a leggere →

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