Film da festival da manuale:liturgico, immobile, contemplativo, dalla visualità ricercata, stramba e aggressiva, sempre alla ricerca del primato della visione, che obbliga all'abitudine del guardare un pubblico che si chiede cosa ci sia da vedere... Rispetto a operazioni simili, ma più user friendly, tipo il recente Perfect Days, Ryusuke Hamaguchi, dopo il successo di Drive... Continua a leggere →
Poor Things
Io e lei abbiamo cercato in tutti i modi di detestare questo film, ma in effetti non lo si può non salutare con simpatia... A parte la sterminata durata (144 minuti traboccano e sarebbero tranquillamente potuti essere 95), il film sarebbe di quelli simili alla Soul della Pixar (o alla Triangle of Sadness, molto simile,... Continua a leggere →
[2023] Academy Awards Nominations Brief Commentary
MIGLIOR FILM American FictionAnatomie d'une chuteBarbieKillers of the Flower MoonThe Zone of InterestMaestroOppenheimerPast LivesPoor ThingsThe Holdovers - MIGLIOR REGIA Christopher Nolan - OppenheimerJonathan Glazer - The Zone of Interest Justine Triet - Anatomie d'une chute Martin Scorsese - Killers of the Flower MoonYorgos Lanthimos - Poor Things Non nominare Greta Gerwig al posto di Glazer... Continua a leggere →
Perfect Days
Wenders dimostra di avere il suo solito occhio di artista visivo e fa un piccolo capolavoro di contemplazione esistenziale, che riesce a essere molto divertente (la facce degli attori che reagiscono alla maniacalità del protagonista sono impagabili, e anche le reazioni dello stesso protagonista alle emozioni dei giovani), immensamente suggestivo a livello visivo (le immagini... Continua a leggere →
Il ragazzo e l’airone
Dopo il tutto sommato più realistico Si alza il vento, Miyazaki torna ai suoi soggetti prediletti, costruendo una fiaba con tutti i crismi, una fiaba (come tutte le fiabe) di liberazione mentale e di elaborazione di problemi psichici (le accuse odierne alle fiabe di sessismo fanno ridere: io, purtroppo, sulla fiaba "psichica" ho scritto troppo... Continua a leggere →
Saltburn
Siccome è una merda, ve lo spoilero subito senza troppi sensi di colpa... In un videoclippone tamarro alla Lana Del Rey, un criminale, la cui foto è sul vocabolario alla voce invidioso sociale (neanche tanto povero: la sua famiglia non sta per niente male, ma lui è comunque tanto invidioso sociale), riesce a sfruttare le... Continua a leggere →